Palazzo Alemanni Gallelli  


IL PALAZZO



Edificato dalla potente famiglia dei marchesi Alemanni di Pianopoli, il palazzo Alemanni-Gallelli che sorge nel rione Montecorvino, è uno dei principali palazzi che caratterizza il consistente patrimonio di edilizia privata di cui dispone il centro storico di Catanzaro.

Fu edificato presumibilmente a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo e presenta prevalentemente uno stile neoclassico, osservabile specialmente nella grande corte che sorge al centro dell'edificio, corredata da n giardino terrazzato.

Probabilmente, non fu fin da subito residenza della famiglia Alemanni. Presumibilmente, infatti, l'omonima famiglia acquistò l'edificio intorno al 1850, anno in cui fu sottoposto a un'importante ristrutturazione che diede allo stabile l'attuale conformazione. Il palazzo fu danneggiato pesantemente dai bombardamenti che il 27 agosto 1943 colpirono duramente il centro storico di Catanzaro. Nei primi del 900 passò in via ereditaria ai baroni Gallelli di Badolato, i quali lo abitano tutt’oggi. Si tratta di un enorme edificio gentilizio commissionato ad architetti napoletani, dalla potente ed influente famiglia degli Alemanni, marchesi di Pianopoli e baroni di Tiriolo. Il palazzo fu realizzato in due tempi, infatti attorno alla fine del 700 venne costruita la parte principale, mentre verso la prima metà del 1800, in occasione del matrimonio tra il marchese Michele Alemanni e la principessa Agata Ruffo della Scaletta, si realizzarono i tre corpi aggiunti a zoccolo di cavallo. La famiglia dei marchesi Alemanni originaria dalla Toscana, si diramò in molti rami anche in Lombardia e a Napoli, dove divennero fedelissimi dei Borbone, dai quali ebbero titoli e privilegi, oltre a cariche politiche prestigiosissime, come la carica di potestà di Catanzaro nel diciannovesimo secolo. Il matrimonio coi principi Ruffo della Scaletta, fu cosa politica e finanziaria, imposto ai Ruffo dai Borbone di Napoli. L’unione tra le due famiglie fu celebrata anche architettonicamente, aggiungendo appunto tre corpi del palazzo, tra i quali il grande salone, nel quale sul soffitto sono ancora oggi riportati lo stemma dei Ruffo e quello degli Alemanni.

Il palazzo edificato su tre livelli, è tutt’ oggi uno dei più belli di Catanzaro, oltre a essere tra i meglio tenuti.

Oltrepassato l’ingresso, costituito da un maestoso e pesante portone di granito lavorato, si giunge nel cortile interno di forma quadra, ai cui lati anticamente vi erano i locali delle scuderie e delle rimesse carrozze, oggi garage. Nella parte frontale rispetto all’ ingresso il palazzo si presenta disposto su due piani, retti e abbelliti da tre archi, tipologia questa che richiama l’altro palazzo Alemanni di Tiriolo.

All’ interno si rimane ammirati dai grandi saloni, che affacciano sul cortile, e che si succedono sistematicamente, come in un gioco infinito di ambienti ripetuti ritmicamente.

Il palazzo che ancora oggi detiene il primato del salone più grande della città, è altresì arricchito da porte alte tre metri, da mobili e i dipinti legati alla storia dei marchesi Alemanni, e dei Principi Ruffo della Scaletta.

La residenza inoltre sotto i baroni Gallelli, si è impreziosita con l’acquisto di un giardino esterno, da questi comperato attorno al 1960, e all’interno del quale la baronessa Lucia Gallelli, organizza ricevimenti e feste, per amici e ospiti.

Gli ambienti e i saloni dei baroni Gallelli, sono stati sottoposti a restauro per circa otto anni, provvedendo a recuperare lo smalto originario dei mobili, il lucido dei dipinti e dei molti ritratti, sottoponendo a restauro anche piccoli particolari. Magnifiche anche le tende di ogni ambiente, rifatte dalle antiche industrie Borboniche di Napoli, come un tempo, e abbinate alle poltrone e alle sedie di ciascuna sala.

Il palazzo infine giunse in eredità per metà ai baroni Gallelli, in seguito al matrimonio tra donna Lucia Alemanni (figlia del marchese Michele, e della principessa Agata Ruffo della Scaletta) e il barone cav. don Pasquale Gallelli, latifondista di Badolato, pioniere nel nuovo campo dell’ energia elettrica.

Tutt’ oggi i Gallelli vi abitano da ormai quasi due secoli (da cui appunto il nome palazzo Alemanni-Gallelli).

Il palazzo è oggi in ottimo stato architettonico, e testimonia con la sua grandezza lo sfarzo e la potenza di cui godevano gli Alemanni.



SCHEDA RIASSUNTIVA

Datazione

Prima parte 1790-seconda parte- 1870

Tipologia

Palazzo gentilizio di città

Proprietà

40%=baroni Gallelli di Badolato.
10%=privati. 60%=Regione Calabria

Ristrutturazioni

Una Importante nel 1994. Seconda nel 2006

Modifiche strutturali

Primo edificio 1790, affiancato successivamente
nel 1870 da altri due corpi.

Stato di conservazione

Eccellente

Destinazione

Abitazione

Indirizzo

Via Sensales n. 20




Palazzo Alemanni-Gallelli





Palazzo Alemanni-Gallelli, cortile interno





Palazzo Alemanni-Gallelli, portone d’ingresso.




Palazzo Alemanni-Gallelli

Olio su tela 72x51 -1860






Palazzo Alemanni-Gallelli, veduta posteriore.





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